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Dove l’arte moderna incontra la tradizione
Il sogno di una giovane coppia prende forma a Cavallino di Lecce
C’è un luogo dove il tempo sembra trovare un nuovo equilibrio, dove il passato si intreccia con il presente in un abbraccio fatto di luce, materia e memoria. È qui che prende vita la villa firmata da Francesco Lops, architetto e designer, fondatore dell’omonimo studio: una dimora che nasce dal desiderio di una giovane coppia di costruire il proprio rifugio, lo spazio in cui crescere la famiglia e dare forma a un sogno condiviso.
In ogni dettaglio, dalle rifiniture interne alla cura quasi maniacale degli elementi architettonici esterni, si percepisce una raffinata tensione verso la bellezza. La casa – costruita nel 2025 a Cavallino di Lecce – accoglie una coppia quarantenne e le loro due figlie, di diciannove e tre anni, in un ambiente che fonde con naturalezza la solennità della tradizione e l’audacia del contemporaneo.
L’eleganza senza tempo della facciata si esprime attraverso le finestre in legno bianco e il tetto che si slancia verso il cielo, omaggio discreto all’architettura classica. Ma è all’interno che il dialogo tra le epoche trova la sua voce più autentica: superfici di marmo e legno, riflessi di specchi color champagne, boiserie scolpite e un divano scavato nella struttura stessa della villa creano un racconto di equilibrio e contrasto, di intimità e stupore.
Lungo la parte inferiore della casa, le doghe in legno montate a spina ungherese, attraversate da inserimenti in ottone, disegnano una geometria raffinata che conferisce ritmo e coesione visiva.
Su una superficie di 250 metri quadrati, il gioco di materiali e tonalità costruisce una sinfonia di calore e luce, dove il legno di noce incontra il riflesso morbido delle superfici specchiate, generando un’atmosfera di lusso silenzioso, mai ostentato.
La cucina si apre sul soggiorno, fondendosi in un unico spazio fluido e conviviale. Le boiserie e i quadri che ne accompagnano le pareti diventano scenografia e memoria, come pagine di un racconto domestico che si svela poco a poco.
Ogni ambiente dialoga con l’altro in un continuum visivo e sensoriale: nulla è lasciato al caso, tutto è pensato per accogliere, per far sentire chi entra parte di un’armonia più grande.
Con questo progetto, Francesco Lops firma una casa che non è solo architettura, ma esperienza emotiva: un luogo dove la materia si fa poesia e la tradizione si rinnova nel segno della modernità, in una villa che respira eleganza, equilibrio e anima.
