Cersaie 2025: la rivoluzione del colore, tra texture materiche e nuove emozioni

C’è un momento, tra i padiglioni ordinati di BolognaFiere, in cui il design smette di essere solo progetto e diventa emozione pura. È quel momento in cui la materia prende forma e colore, in cui una parete diventa racconto, in cui anche un dettaglio – un riflesso, una giuntura, un angolo – può cambiare il modo in cui percepiamo uno spazio.

Il Cersaie 2025 è stato proprio questo: un viaggio immersivo nel presente e nel futuro dell’abitare. Un luogo dove architetti, designer, progettisti e appassionati hanno ritrovato il piacere di “toccare con gli occhi” superfici, rilievi, texture e colori.

Il ritorno del colore: audacia e personalità

Se c’è una parola chiave che ha attraversato i padiglioni, è colore. Abbandonata ogni timidezza minimalista, le superfici si sono riempite di toni intensi e decisi. Verde bosco, terracotta, carta da zucchero, rosso ciliegia e petrolio hanno dominato pareti e pavimenti, mescolandosi in combinazioni insolite ma sorprendentemente armoniche.

Non si tratta solo di una moda cromatica, ma di una dichiarazione d’identità: il colore diventa il primo gesto progettuale, un tratto distintivo con cui raccontare sé stessi attraverso gli spazi.

Geometrie, moduli e giochi ottici

La modularità è protagonista. Dalle pareti tridimensionali ai rivestimenti a griglia, la piastrella si trasforma da semplice elemento funzionale a dispositivo narrativo.

Ne sono un esempio le installazioni viste presso gli stand di Barro o Mutina, dove il modulo si fa trama e ritmo, alternando pieni e vuoti, superfici lucide e opache, superfici ruvide e levigate. L’effetto finale è quello di pareti vive, in continuo dialogo con la luce.

Ispirazioni naturali e artigianalità materica

Un’altra tendenza chiave emersa è il ritorno alla materia autentica. Le collezioni esposte celebrano il valore dell’imperfetto, dell’artigianale, del fatto a mano. Le superfici ceramiche diventano quasi tessuti, con trame che ricordano lino, juta, o carta grezza.

Le collezioni come Terrasale di Marca Corona, ispirate alla tradizione mediterranea, reinterpretano in chiave contemporanea le pavimentazioni delle masserie e delle case storiche del Sud Italia.

Anche il legno torna protagonista, ma reinterpretato: non come finta imitazione, ma come texture evocativa, da combinare con cemento, gres o resine per creare ambienti multisensoriali.

Design e accoglienza: la materia è esperienza

Colpisce anche il dialogo sempre più stretto tra design e hospitality. Gli allestimenti che simulano spazi contract – hall di hotel, aree benessere, reception – raccontano un nuovo concetto di accoglienza, fatto di comfort visivo, armonia e calore.

Lo stand Core Hotel di Panaria è un esempio emblematico: superfici ampie, palette calde e neutre, luci diffuse e dettagli materici che avvolgono il visitatore in un’esperienza totalizzante.

Un invito a progettare con coraggio

Tornare dal Cersaie significa portare con sé non solo campioni e cataloghi, ma anche uno sguardo diverso, più libero. Significa immaginare case, hotel, spazi pubblici come luoghi di espressione personale e collettiva.

Materica, da sempre attenta a intercettare le tendenze più autentiche, ti aspetta in showroom per scoprire tutte le novità selezionate da questa edizione, con un servizio di progettazione su misura e consulenza completa.

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